Sui diritti degli animali

SUI DIRITTI DEGLI ANIMALI (e del feto)


Non penso che esistano, non avendo responsabilità non dovrebbero avere nemmeno diritti. Tuttavia, poiché la loro sofferenza esiste, abbiamo dei doveri verso di loro. Hanno un sistema nervoso, comportamenti inequivocabili e una ragione evolutiva per sviluppare sofferenza, questo è il moti

vo per cui dico che la loro sofferenza esiste e non puo’ essere irrilevante per l’etica umana. Ma quanto pesa? Ecco due argomenti pragmatici per ritenere che non pesi molto:


INSETTI: anche loro soffrono – posseggono i tre requisiti di cui sopra – ma la cosa non importa a nessuno, cosicché anche l’animalista più convinto non si mostra pentito facendone strage con il parabrezza ogni volta che monta in auto. Anche quando si costruisce la casa provoca una carneficina senza battere ciglio. Se la differenza tra l’insetto e il cane fosse così abissale, lo stesso, presumibilmente, puo’ dirsi della differenza tra cane e uomo.


RAZZISMO: se introduciamo una gradualità tra uomo e animali, perché allora non farlo anche tra razze umane. Certo, occorrerebbe una base biologica per distinguere i vari gruppi umani ma… vi consiglio di non indagare oltre su questi temi, l’imbarazzo potrebbe assalirvi.


Ripeto, non si tratta di due argomenti sostanziali, ma è difficile andare oltre sul piano della sostanza, cosicché il pragmatismo è l’unica via a disposizione per chi vuole dirimere la questione.


Detto questo, che fare, per esempio, degli allevamenti intensivi? Non lo so, forse tutte queste ragioni ancora non bastano per giustificarli. la cosa non è irrilevante: quasi tutta la carne che mangiamo viene da lì.


Ultimo problema: nemmeno i bambini hanno responsabilità, quindi nemmeno loro hanno diritti? Mi sa che occorre mangiarsi questo proiettile, non vedo alternative, ma ci sono conseguenze inaspettate. Innanzitutto, considerato l’immenso valore potenziale che sta davanti a un bambino – potrebbe salvare l’intera umanità – non penso proprio che esproprialo di diritti implichi un trattamento differenziato nella sostanza. In secondo luogo, questa considerazione lo assimila al feto e facilita la lotta anti-abortista, che da sempre mi è cara.

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