Mr. 7 miliardi

L’ altro giorno è nato il settemiliardesimo abitante della terra.

E’ un bambino fortunato poiché è nato in un posto, il nostro pianeta, che non è mai stato ricco come lo è ora.

Mr. 6 miliardi nacque in una casa al confronto molto più povera. E ancora peggio andò per Mr 5 miliardi. Poverissimo, poi, il mondo che accolse Mr. 4 miliardi. Se volete vado avanti.

Speriamo che nasca al più presto Mr 8 miliardi: a quanto pare i bambini portano fortuna e più ne nascono meglio stiamo tutti.

Forse perché è la gente che risolve i problemi e più gente c’ è più problemi si risolvono.

L’ economista di Harvard Michael Kremer è arrivato alla conclusione che la crescita demografica stimola il progresso tecnologico, il progresso tecnologico stimola la crescita economica e – tanto per chiudere il circolo virtuoso- la crescita economica stimola quella demografica.

Fateci caso: se la popolazione mondiale raddoppiasse raddoppierebbero gli individui geniali.

E gli individui geniali non sono una manna solo per i vicini, sono dei tipi che risolvono d’ amblé problemi che toccano un po’ tutti.

I geni, poi, si ispirano reciprocamente e raddoppiarne la presenza quadruplica il loro rendimento. Forse il genio è perfino un po’ “contagioso”. Pensiamo solo alla concentrazione di genio artistico nell’ Italia rinascimentale (leggere Charles Murray, subito!).

La voglia di risolvere certi problemi, aggiungo giusto per Erode/Sartori, viene solo se siamo in tanti: le importanti innovazioni della rivoluzione industriale non sono state implementate finché il bacino di utenza potenziale non è cresciuto a sufficienza. Non me lo invento io, due studiosi della Federal Reserve di Richmond hanno pubblicato il loro studio su una rivista non patinata (leggere l’ AER, subito!).

L’ unica notizia triste è che se tutto quanto ho detto è vero, allora i bambini sono il contrario dell’ inquinamento; cio’ significherebbe che mancano gli incentivi giusti per farne nascere a sufficienza: chi inquina riversa i costi sugli altri, e quindi ci dà dentro più che puo’; ma chi fa bambini riversa benefici sugli altri, e quindi non ci darà mai dentro abbastanza.

8 pensieri su “Mr. 7 miliardi”

  1. la Marghe è in piedi!!!!!!!!!!!!!!!!! e sposta tavoli, e dice la sua.
    genio di una.
    Hai visto come prima abbraccia il suo papero, e poi gli sbatte il sedere sul tavolo per insegnargli come si muovono “i primi passi” a sederate….
    !”No, no, no… ah, ecco’, così va bene. Bravo.”
    Ma a che si riferiva?

  2. … e svuota anche i sacchetti della spesa, se è per questo (bottiglie da un litro e mezzo comprese). Quanto alla predazione, cosa credi che volesse? La telecamera ovviamente (ovvero il cellulare con tutte le sue lucine).

    Visto che devo usarlo per fare il video, l’ epilogo delle nostre mini storie è sempre quello. Una specie di “e vissero più o meno felici e contenti” con rissa finale.

  3. Non è che il “genio sia contagioso”. E’ che il genio si può esprimere solo in certi contesti.
    Se Mozart non fosse stato il figlio di Leopold, e Bach il figlio di Johann Ambrosius, probabilmente avrebbero passato la vita a scavare carbone in una miniera.
    Quanti geni ci siamo persi nella storia a causa della mancanza di possibilità di coltivare la loro genialità in un ambiente adatto? Sicuramente un’infinità.

    E oggi? Da un certo punto di vista, le opportunità sono immensamente maggiori. Ma purtroppo temo che le opportunità di eccellenza non siano proporzionalmente cresciute.

    Se all’opera di Copenhagen l’altra sera ho potuto assistere ad un balletto di un livello inimmaginabile in Italia, è solo perché la “manovalanza” orchestrale e del corpo di ballo attinge in buona parte ad espatriati (per miseria) dall’Est, che hanno preso il posto di danesi che, cresciuti troppo coccolati, quei livelli non possono raggiungere. Ed è arcinoto che le migliori menti in circolazione nelle università non hanno pedigree statunitense.

    Col crescere del benessere, non è affatto scontato che cresca parimenti la genialità della razza umana.

    Quella dell’olocausto in grembo delle bambine è anch’essa una piaga che dobbiamo purtroppo considerare un sottoprodotto della crescita del benessere e della “civiltà”. La dice molto lunga il fatto che “The first sex-selective abortions, performed in 1955 by Danish doctors in Copenhagen, were actually done on women carrying male fetuses.

  4. In fondo per contagio non intendo un contagio virale ma proprio l’ ambiente favorevole. I geni rendono meglio in ambienti “geniali”. Comunque la mia fonte sul punto era “Human Accomplshment” dii Charles Murray, un libro (meno brillante del solito) in cui il sociologo studia le dinamiche del genio nella storia con tanto di classifiche!

    Quanto alla ricchezza delle società: c’ è una ricchezza che dà “speranze” (possibilità) e una che dà “garanzie” (tutele).

    Io mi concentrerei più su questa distinzione che su quella tra “società povere” e “società ricche”.

    Ma la “possibilità”, capisco, puo’ avere un feedback di segno contrario: la società ricca dà in genere più possibilità in ogni campo, e questo puo’ essere controproducente per alcuni settori. Pensa solo alla messe di medaglie dei cubani alle olimpiadi!

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